Le modalità di deposizione e le tipologie funerarie sono elementi descrittivi importanti per la definizione di una popolazione.
Esse forniscono infatti notizie utili alla corretta classificazione temporale e consentono di realizzare ipotesi sullo stile di vita e le credenze del passato.
Diverse culture e diverse regioni geografiche sono caratterizzate da diverse strutture funerarie, diverse tipologie di
offerte e corredi funerario, diverse modalità di deposizione.
I siti funerari possono essere classificati in base all'omogeneità delle frequentazioni culturali e dei monumenti funerari
presenti. È possibile infatti definire un sito: omogeneo, quando si ha una sola frequentazione culturale e una sola tipologia di monumento funerario; eterogeneo culturalmente, quando si hanno culture differenti e una stessa tipologia di monumento funerario; eterogeneo tipologicamente, quando si ha una sola frequentazione culturale e diverse tipologie di monumento funerario; eterogeneo culturalmente e tipologicamente, quando si hanno diverse frequentazioni culturali e diverse tipologie di monumento funerario.
Anche la tipologia tombale rappresenta un importante elemento di classificazione. In Sardegna, sono presenti le seguenti
tipologie di tombe: riparo sotto roccia, tafone, grotta, dolmen, fossa, pozzetto, all'es couvertes, tomba di gigante, domus de Janas e cista litica.
Le tombe possono essere costituite da blocchi rocciosi come le tombe di gigante (figura 9), oppure essere scavati nel terreno
(fosse e pozzetti), o in pareti rocciose (domus de janas, figura10).
Fig. 9. Tomba di gigante S'ena 'e Thomes (Dorgali, Nuoro)
Fig. 10. Domus de janas di Su Pica (Dorgali, Nuoro)
Le tombe possono contenere un diverso numero di sepolture, che a loro volta possono ospitare un diverso numero di inumati.
Si definisce deposizione singola la circostanza in cui la tomba contenga un solo inumato. Nel caso sia presente più di un individuo, si può ulteriormente distinguere se si tratta di deposizione multipla (quando non è possibile riconoscere una relazione di parentela fra gli inumati e questi non rappresentano verosimilmente l'intera comunità), o di deposizione collettiva (quando la tomba è destinata all'insieme degli individui membri di una stessa famiglia, o di una stessa comunità).
È inoltre possibile distinguere una tipologia di deposizione primaria,nel caso in cui il defunto non abbia subito alcun tipo di manomissione al momento della sepoltura e i resti scheletrici rinvenuti risultano essere in connessione fisiologica; secondaria, nel caso in cui i resti dell'inumato siano raccolti in una sepoltura diversa da quella originaria, e non si trovano in posizione fisiologica; conriutilizzo, quando la sepoltura era stata occupata in precedenza da un altro inumato, i cui resti scheletrici vennero asportati in antico; riutilizzo con riduzione, quando all'interno di una sepoltura sono presenti due inumati, uno in deposizione primaria (temporalmente successivo) e uno intenzionalmente spostato, non più in posizione fisiologica,che viene definito ridotto; non intenzionale, quando uno o più individui sono morti accidentalmente e vengono rinvenuti sul luogo di morte.
Un ulteriore elemento descrittivo è collegato con lo stato di conservazione delle strutture funerarie. È infatti possibile che una tomba o un monumento funerario sia: danneggiato da fenomeni naturali; danneggiato dalla presenza umana, come nel caso di lavori edilizi, lavori agricoli, furti clandestini; riutilizzato, quando il monumento è stato adoperato, da una cultura successiva, con funzione funeraria; inviolato, quando al momento del ritrovamento risulta intatto.