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Lo scheletro è la struttura di sostegno del corpo, le cui funzioni sono anche: proteggere gli organi vitali; produrre globuli rossi e globuli bianchi; fungere da deposito di calcio e di altri sali minerali; fornire appiglio ai muscoli utilizzati nella locomozione (Testut e Latarjet, 1959).
Il tessuto osseo è un tessuto connettivo costituito, nel vivente, dal 30% di matrice organica (complessi proteico-mucopolisaccaridici, collagene, glicoproteine) e dal 70% di matrice inorganica, soprattutto idrossiapatite di calcio. Si suddivide in due tipologie: compatto e spugnoso. Il tessuto osseo compatto è uno strato denso e costituisce la parte esterna delle ossa. Il tessuto spugnoso è costituito da un reticolo osseo al cui interno si trova il midollo osseo, con funzione emopoietica.
I segmenti costitutivi dello scheletro sono le ossa, tra loro in connessione tramite articolazioni.
Alla nascita sono presenti 350 nuclei di ossificazione. Lo sviluppo corporeo comporta la fusione di alcuni elementi, cosicché all'età di 25-30 anni sono presenti 203 ossa. Durante l'invecchiamento il numero delle ossa diminuisce ulteriormente, a causa di fenomeni degenerativi che producono la sinostosi di porzioni ossee prima disgiunte.
Lo scheletro si distingue inoltre in: scheletro assile, costituito da cranio, colonna vertebrale, sterno e costole; scheletro appendicolare, costituito da arti superiori ed inferiori; strutture di collegamento fra le due tipologie di scheletro, ovvero la cintura toracica (scapola e clavicola) e la cintura pelvica (ossa coxali e sacro).
Le ossa possono essere suddivise in base alla forma e alla lateralità.
In base alla forma si distinguono:
In base alla lateralità si distinguono:
Testut L, Latarjet A. 1959. Trattato di Anatomia umana. Vol. 1. Tipografia Sociale Torinese, Torino.